Pinus mugo

ACE-SAP - Specie
Tassonomia Classe: Pinopsida; Ordine: Pinales; Famiglia: Pinaceae; Genere: Pinus
Specie Pinus mugo
Nome comune

Pino mugo

Dettagli

Pinus mugo Turra; Pinus montana Mill.; Pinus mughus Scop.; Pinus mugo subsp. mughus (Scop.) Domin; Pinus pumilio Haenke; Pinus montana subsp. pumilio (Haenke) A. et Gr.; Pinus montana subsp. prostrata Tubeuf ex Hess.

Da un punto di vista tassonomico la specie è altamente polimorfica e questo rende complesso la sua classificazione, non sempre accettata (Monteleone et al., 2006).
Il Pinus mugo Turra veniva aggregata assieme a Pinus uncinata Miller (presente in Svizzera e in alcune zone delle Alpi occidentali e centrali) sotto la specie collettiva Pinus montana Mill. (Vidakovic, 1991). Tuttavia, le differenze fra i due taxa sono tali che attualmente le più recenti flore li considerano specie separate. Il pino uncinato (Pinus mugo subsp. uncinata) ha molte caratteristiche in comune con il pino mugo, ma più facilmente di questo si sviluppa in forma arborea (albero con portamento piramidale alto fino a 10-15 m), inoltre, anche negli esemplari prostrati (prevalenti alle quote superiori del piano subalpino), i rami del pino uncinato si presentano eretti nella porzione terminale, le sue pigne sono infine maggiori (lunghe fino a 7 cm), sono oblique ed hanno base asimmetrica, questa entità è più diffusa nelle Alpi occidentali (dove Pinus mugo ssp. mugo è sporadico) ed è meno calcifila della subspecie nominale adattandosi a vivere anche su ofioliti e perfino su substrati umidi a debole reazione acida. La sua origine rimane incerta, si ipotizza sia un ibrido fissato tra Pinus mugo ssp. mugo (o forme analoghe già presenti sul territorio europeo occidentale durante la glaciazione Riss) e il Pinus sylvestris.

 

Descrizione

Il Pino mugo (Pinus mugo Turra), o anche semplicemente mugo, è un cespuglio aghiforme sempreverde, dal portamento generalmente arbustivo prostrato, ma molto variabile, da prostrato a cespuglioso fino ad alberello eretto anche fino a 10-20 m a seconda delle varietà e delle condizioni ambientali.
La corteccia è grigia scura e a squame sottili. Le foglie sono aghiformi lunghe 3-5 cm e riunite in mazzetti di due, di colore verde scuro. Fiori, meglio indicati come sporofilli, maturano in aprile-maggio. I macrosporofilli sono rosso-violacei e più piccoli dei fiori maschili. I microsporofilli: numerosi, gialli, molto più vistosi dei femminili. Gli strobili di forma ovale-conica, sono lunghi 3-5 cm. Contengono dei piccoli semi scuri muniti di ala. Dai suoi rametti verdi, non ancora lignificati, viene estratto l'olio essenziale di mugolio.
Il portamento in genere è arbustivo, prostrato con rami ascendenti.
 

Distribuzione

Vegeta sulle montagne, tra i 1500 e i 2700 m (ha il suo "optimum" tra i 1500 e i 2300 m, ossia nel piano subalpino) spingendosi quindi oltre il limite della vegetazione forestale arborea, In Italia è presente su Alpi e Appennini, fino alla Maiella. In Europa si trova sui Pirenei, su tutta la fascia alpina, e sui Carpazi, fino in Bulgaria. E’ una pianta pioniera che può colonizzare suoli molto poveri in condizioni che non sono adatte per altre piante forestali (Vidakovic, 1991).
Predilige suoli detritici parzialmente consolidati, ad esempio alla base di ghiaioni o di conoidi di deiezione (è specie calcifila), i suoi rami forniscono un'utile protezione contro valanghe e slavine, frenando lo scivolamento delle masse nevose sui fianchi più inclinati delle valli.
La sua area molto frammentata è probabilmente quanto rimane di una più ampia copertura di questa specie durante il tardo terziario e il periodo interglaciale quaternario (Sandoz, 1983). Si presta ad essere usato come pianta ornamentale in molte zone d'Italia, anche dove il clima è molto differente da quello d'origine, per l'aspetto aggraziato. Il Pino Mugo nella sua formazione tende ad occupare e colonizzare zone di terreno sempre più ampie. È difficile da estirpare e non brucia facilmente. Inoltre non permettendo alla luce di penetrare fino al terreno rende il sottobosco sterile e povero allontanando le nidificazioni e obligando gli Ungulati (Caprioli, Cervi, Camosci, Stambecchi) a muoversi alla ricerca di zone nuove libere da questo tipo di pianta. In alcuni paesi europei, come Polonia e Serbia, il pino mugo viene protetto.
 

Localizzazione del taxon

In Trentino il Pinus mugo normalmente vegeta a quote elevate ed è spesso associate con Pinus cembra e Picea abies. Quando cresce in stretti fondovalle può essere presente anche a basse quote.

Osservazioni progetto ACE-SAP

Questa specie appartiene alle più diffuse conifere delle Alpi, e in Trentino coprono oltre il 50% dell'intera superfice provinciale.

I dati genetici di confronto con il Pinus taeda, disponibili all'Università di Davis, uno dei partner del progetto, ci permettono di velocizzare il lavoro di genopizzazione dei caratteri adattativi di tutte queste importanti pinacee.

Vegetando spesso in boschi misti, ci permettono di analizzare le reciproche relazioni ecologiche adattative sotto condizioni di cambiamento climatico.