Tetrao tetrix

ACE-SAP - Specie
Tassonomia Classe: Aves; Ordine: Galliformes; Famiglia: Phasianidae
Specie Tetrao tetrix
Nome comune

Fagiano di monte o gallo forcello

Dettagli

Nella catena alpina è presente la sottospecie Tetrao tetrix tetrix

Descrizione

Tetrao tetrix, comunemente noto come fagiano di monte o gallo forcello, è una specie caratterizzata da un marcato dimorfismo sessuale. Il maschio adulto, che può raggiungere il peso di 1,5 kg e una lunghezza di 60 cm è facilmente riconoscibile grazie all’ inconfondibile piumaggio nero lucente, con il collo e la parte inferiore del dorso dai riflessi azzurro metallici, e il sottocoda e il sottoala di colore bianco. Le piume della coda sono a forma di "lira", con timoniere laterali curvate verso l’esterno. La femmina ha dimensioni inferiori è una colorazione più uniforme e mimetica tendente al bruno-grigiastro con barrature chiare e scure. Entrambi i sessi hanno una caruncola rossa sopra l'occhio, visibile soprattutto nel periodo dell’accoppiamento. Il piumaggio nei soggetti giovani è molto simile a quello delle femmine ma i maschi presentano già una certa curvatura della coda e spazi neri sulla parte superiore del corpo. Il piumaggio da adulto viene raggiunto dopo i due anni di età. Gregario per buona parte dell’anno, il fagiano di monte è poligamo. I maschi, da metà ottobre in poi, formano gruppi di dimensione varia (solitamente meno di 10 individui, ma anche fino a 60). Alla fine dell’inverno, dopo un periodo di erratismo, tornano nelle abituali "arene di canto", la cui superficie è in genere compresa tra i 100 e i 300 m. Gli adulti occupano le zone centrali dell’arena, i giovani quelle periferiche, ma tutti difendono con accanimento il loro piccolo territorio dando vita a combattimenti, canti e parate. Se non esiste disturbo le arene vengono conservate per molti anni. La specie è considerata sedentaria. Le femmine, che tendono ad accoppiarsi con i maschi che occupano le zone più interne, frequentano le arene per pochi giorni; una volta fecondate, si allontanano per deporre dalle 6 alle 10 uova sul terreno, in un luogo riparato. La cova dura 25-27 giorni. Alla nascita i piccoli sono subito in grado di seguire la madre alla ricerca del nutrimento che in questo periodo consiste soprattutto in insetti. Solo in seguito i pulcini passano ad una alimentazione vegetale composta prevalentemente di foglie, gemme, bacche e semi. I pulcini divengono indipendenti all`età di 3 mesi e raggiungono la maturità sessuale a partire dai due anni.

Distribuzione

Il fagiano di monte è diffuso con 5-7 sottospecie in Eurasia centro-settentrionale. Sulla catena alpina è il tetraonide a più ampia distribuzione. In Italia la sua distribuzione coincide con quella storica e interessa tutti i settori alpini e prealpini, dalle Alpi Liguri alle Alpi Carniche. Legato ad un'ampia fascia altitudinale (700-2.400 metri), il fagiano di monte evidenzia una netta predilezione per il limite superiore del bosco e gli arbusti d'alta quota, in genere tra i 1.500 e 2.100 metri. La consistenza nazionale della specie è valutata in 10-12 mila maschi in primavera. 

Localizzazione del taxon In tutti i principali massicci montuosi della provincia
Osservazioni progetto ACE-SAP

In Europa Tetrao tetrix è tra le specie di galliformi minacciate. In Trentino si registra una progressiva riduzione della densità e della distribuzione spaziale, con fluttuazioni temporali dell'abbondanza. Le cause sono da ricercarsi in vari fattori, tra cui: frammentazione dell'habitat, disturbi antropici, pressione venatoria, cambiamenti climatici e malattie. Il progetto ACE-SAP si propone di analizzare la variabilità genetica intraspecifica a loci neutrali (mtDNA e microsatelliti), per determinare le dinamiche di popolazione all'interno del Trentino e fornire utili informazioni di base per le attività di conservazione. Gli stessi dati, messi in relazione con un gruppo di caratteristiche ambientali predefinite, permetteranno di chiarire il ruolo dei fattori ambientali nella modulazione dei livelli di variabilità genetica intra- e inter-popolazione. Inoltre, l'analisi di loci potenzialmente adattativi permetterà di identificare meglio le basi molecolari delle risposte adattative all'interazione ospite-parassita.

Non sono presenti dati nella bibliografia geologica relativi alla specie selezionata