| Articolo firmato con lo pseudonimo di "Apollodoro". Si comunica la notizia che lo scrittore russo Michele Naritza non riuscendo a pubblicare il proprio romanzo in Russia, è stato costretto a farlo pubblicare all'estero con lo pseudonimo di "Narymov" e rischia il carcere per questo. In una lettera indirizzata a Kruscev [Segretario del Partito comunista dell'Unione Sovietica e Presidente del Consiglio dei Ministri dell'URSS dal 1958 al 1964] lo stesso Naritza afferma che "il socialismo non è che una variante del capitalismo"; pur considerando il capitalismo un sistema immorale e corruttore, egli ritiene che lasci uno spiraglio di libertà per l'attività intellettuale. L'avvicinamento dei russi al mondo occidentale avviene proprio mentre artisti e scrittori italiani si sforzano di condurre la cultura italiana su posizioni che i comunisti hanno accantonato da decenni [forse la figura dello scrittore è un'invenzione creata con intenti polemici a sostegno della propria accusa contro gli intellettuali "engagés"]. |
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